ร la base silenziosa del pranzo di Natale. Che siate del team Tortellini, Cappelletti o Passatelli, una cosa รจ certa: se il brodo non รจ perfetto, anche la pasta fresca piรน buona del mondo perderร il suo fascino. Spesso perรฒ, dopo ore di bollitura, ci ritroviamo con un liquido pallido, dal sapore debole che ricorda un po’ l’acqua sporca, oppure torbido e grigiastro. Perchรฉ quello della nonna era color oro e profumava tutta la casa, mentre il nostro no? La risposta non sta nel dado (che non dovete usare!), ma nella chimica della carne e del sale.
Errore 1: La paura del grasso (Il taglio sbagliato)
L’errore numero uno รจ chiedere al macellaio un pezzo di carne “magro e bello”. Il brodo, per sapere di qualcosa, ha bisogno di collagene e grasso, non di filetto! Per un brodo da re, dovete usare i tagli poveri. Non possono mancare:
- Il Biancostato di manzo (o punta di petto): ricco di ossa e grasso, dร il sapore profondo.
- Le Ossa (Ginocchio): Fondamentali. Il midollo e la cartilagine rilasciano gelatina naturale che dร corpo al brodo.
- La Gallina (o Cappone): Va messa con la pelle! La pelle rilascia quel grasso dorato che galleggerร in superficie. Se la togliete, avrete un brodo dietetico e triste.
Errore 2: L’acqua bollente e il sale (Tempistiche)
Mai, e ripeto mai, mettere la carne nell’acqua che giร bolle. Lo shock termico sigilla i pori della carne, tenendo i succhi all’interno. Ottimo per il lesso, disastroso per il brodo. La regola d’oro: La carne va in acqua freddissima. Riscaldandosi piano piano, le fibre si rilassano e rilasciano sapore nell’acqua.
E il sale? Qui cadono in molti. Non salate mai all’inizio! Il sale indurisce la carne e blocca l’estrazione dei succhi. Aggiungete una presa di sale grosso solo nell’ultima ora di cottura, quando il brodo si รจ giร ristretto e insaporito. Solo cosรฌ potrete regolarlo alla perfezione senza rischiare che diventi salatissimo evaporando. Seguite queste regole e domani la vostra cucina profumerร di Natale vero. Leggi anche: Il brodo di carne della nonna, come non sbagliarlo con le 7 regole