Il momento del caffè a Natale è sacro. Chiude il pranzo più importante dell’anno e deve risvegliare i parenti dal torpore per la tombola. Spesso però, quando si usano le Moke grandi (quelle da 6 o 12 tazze) o si va di fretta per servirne tanti, il risultato è pessimo: un liquido nero che sa di bruciato, o peggio, di acqua sporca. Se il vostro caffè lascia l’amaro in bocca (in senso letterale), è perché state trattando la caffettiera di casa come se fosse la macchina espresso del bar.
L’Errore: La Pressatura e la Fiamma a tutto gas
L’errore più comune è riempire il filtro e pressare la polvere col cucchiaino, pensando di farlo venire “più forte”. Sbagliatissimo. La Moka non ha la pressione del bar (9 bar), ne ha molta meno. Se pressate, create un “tappo”: l’acqua farà fatica a salire, l’interno del filtro raggiungerà temperature infernali e il caffè brucerà prima ancora di uscire. Il secondo errore è tenere la fiamma alta per fare prima: l’acqua bolle troppo violentemente e “cuoce” la polvere.
La Soluzione 1: La Regola della “Montagnetta”
Il caffè nella moka va accompagnato, non costretto. Riempite il filtro a pioggia, creando una leggera montagnetta che supera di poco il bordo, ma senza mai pressare. Avvitate la moka: la polvere si assesterà da sola. In questo modo l’acqua passerà in modo uniforme, estraendo gli aromi senza bruciarli.
La Soluzione 2: Il Segreto del “Mescolamento”
Questo è il trucco che salva il servizio per tanti ospiti. Il caffè che esce per primo è denso e aromatico; quello che esce alla fine è quasi acqua. Se versate il caffè man mano che esce nelle tazzine, il primo ospite berrà “veleno”, l’ultimo berrà acqua. Prima di versare, aprite il coperchio e mescolate il caffè direttamente dentro la Moka con un cucchiaino. Solo così uniformerete il sapore e tutti gli ospiti berranno lo stesso caffè perfetto.
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