La quindicesima edizione di MasterChef Italia è ripartita col botto, ma questa volta non sono stati i piatti lanciati o le sfuriate a tenere incollati gli spettatori. A conquistare il cuore del pubblico (e dei giudici) è stata una storia di fragilità potente e di riscatto.
Tra gli aspiranti chef arrivati alle audizioni, uno in particolare ha fermato il tempo in studio: Matteo, 27 anni, di Bologna. Un ragazzo che ha confessato, con una calma disarmante, di vivere chiuso in una “bolla” da un decennio.
La storia della “Bolla”: 10 anni senza contatti
Accompagnato dal fratello Nicola e dalla sorella Ilaria, gli unici ponti rimasti con il mondo esterno, Matteo ha raccontato ai giudici Barbieri, Cannavacciuolo e Locatelli la sua vita sospesa.
«Trascorro quasi tutte le mie giornate in casa», ha ammesso il giovane, spiegando di lavorare autonomamente con gli investimenti e di uscire solo di notte per passeggiate solitarie. «Ho sempre voluto creare questa bolla, ma dopo dieci anni inizia quasi a far paura. Il tempo passa troppo velocemente».
Per Matteo, MasterChef non è solo una gara di cucina. È il tentativo disperato e coraggioso di rompere quel muro di isolamento: «La cucina è quella cosa che durante la giornata mi dà colore. Sono qui per tornare a vivere davvero».
Il Piatto Shock: “Gnocchi di patate arrosto”
Se la sua storia ha mostrato la sua fragilità umana, l’accensione dei fornelli ha rivelato una sicurezza tecnica spaventosa.
Matteo ha presentato un piatto complesso: Gnocchi ripieni di pollo (ribattezzati “Gnocchi di patate arrosto”), utilizzando una tecnica “no-waste” in cui persino le ossa del pollo sono servite per creare una salsa intensa. Mentre cucinava, l’ansia sociale è sparita, lasciando spazio a una precisione quasi chirurgica che ha lasciato i giudici a bocca aperta.
La reazione di Cannavacciuolo
L’assaggio è stato un trionfo. Se Giorgio Locatelli ha lodato l’eleganza del piatto e Bruno Barbieri (concittadino di Matteo) ha esclamato un diretto «Spacca di brutto», è stato Antonino Cannavacciuolo a regalare il momento più toccante.
Lo chef napoletano ha pulito il piatto fino all’ultima goccia, facendo la “scarpetta” e guardando il ragazzo negli occhi: «Questo piatto non è buono, è buonissimo. E racconta che dietro c’è una persona tutta da scoprire».
Con tre “Sì” convinti, Matteo ha conquistato il grembiule bianco e l’accesso diretto alla Masterclass. È ufficialmente il concorrente da battere (e da amare) di questa edizione.
Gli altri protagonisti: Luciano, 92 anni di grinta
La prima puntata ha regalato altre perle. Impossibile non citare Luciano, ex marinaio di 92 anni (il concorrente più anziano della storia del programma), che ha iniziato a cucinare solo 10 anni fa per necessità e ora punta alla vittoria con una lucidità invidiabile.
O Alessandro, il dentista che ha lasciato il trapano per la pasta fresca, e Giuliana, ultima di 13 figli, che ha portato la veracità della Puglia nel piatto. MasterChef 15 è iniziato sotto il segno delle “seconde possibilità”. E Matteo ne è già il simbolo indiscusso nonchè parte già come favorito di questa edizione.
Mentre aspetti la prossima puntata, prova a cucinare anche tu: ecco la nostra Pasta al Forno Crispy Top pubblicata stamattina. Perfetta per il pranzo della Domenica!