La pasta alla finanziera è un primo piatto rivisitato, che elimina dalla ricetta originale le interiora di animali. Un alimento che veniva consumato molto nei tempi antichi, quando non esistevano i grandi allevamenti e la carne era considerata un piatto da ricchi. Così, degli animali veniva utilizzata ogni piccola parte, per non sprecare nulla: dalle animelle al cuore, tutte servivano alla preparazione di questo particolare primo. Oggi le interiora di animale non sono più consumate come un tempo, quindi la ricetta è stata rivisitata, ma il risultato è particolare e molto buono.
Spaghetti alla finanziera, Ingredienti
- pasta (spaghetti) 200 g
- aglio 1 spicchio (a persona)
- acciughe 1 (a persona)
-
2 tazze da caffè Olio extravergine d’oliva (una per le acciughe l’altra per il condimento)
- prezzemolo 100 g
- pomodorini 200 g
- semi di finocchio q.b.
Preparazione
La pasta alla finanziera è un primo piatto che va preorganizzato. Infatti la preparazione delle acciughe deve avvenire già con tre giorni di anticipo. Si possono utilizzare anche quelle sott’olio, ma il risultato non sarà affatto lo stesso. Quindi, con tale anticipo, dovete dissalare e sfilettare le acciughe e metterle a marinare dentro una ciotolina con l’olio extravergine di oliva per 2-3 giorni. Giunge finalmente il giorno della preparazione e la prima cosa da fare è pensare al condimento. In una padella antiaderente versate l’olio, l’aglio e il prezzemolo tritati finemente e lasciateli soffriggere.
Successivamente, aggiungete le acciughe. Quando queste si saranno sfaldate, versate nella pentola anche i pomodorini lavati e tagliati a metà. Aggiustate di sale e pepe e lasciate cuocere per almeno quindici minuti. Nel frattempo potete mettere sul fuoco l’acqua salata per cuocere la vostra pasta. Quando questa sarà cotta ma al dente, scolatela e aggiungetela alla padella con il condimento e amalgamate il tutto. Terminate versando anche i semi di finocchietto. Fate saltare tutto insieme e impiattate. La vostra pasta alla finanziera sarà pronta per essere servita. Va consumata ben calda. Buon appetito.