Il metodo Berrino non è una dieta restrittiva basata sul conteggio delle calorie, ma una scelta consapevole basata sulla qualità e sulla tipologia degli alimenti. I suoi pilastri sono semplici e si fondano sul concetto di “cibo vero”, non processato dall’industria.
Cibi da Privilegiare: La Base della Salute
- Cereali integrali in chicco: Riso integrale, orzo, farro, miglio, avena. Sono la principale fonte di energia. A differenza delle farine, rilasciano zuccheri lentamente, evitando i pericolosi picchi glicemici che infiammano l’organismo e stimolano la crescita cellulare anomala.
- Legumi: Fagioli, lenticchie, ceci, piselli. Abbinati ai cereali, forniscono un profilo proteico completo, fibre che nutrono il microbiota intestinale e aiutano a mantenere bassi i livelli di colesterolo.
- Verdure di stagione: La varietà è la chiave. Ricche di vitamine, minerali, fibre e composti antitumorali (come i sulforafani nelle crucifere), dovrebbero costituire la parte più abbondante di ogni pasto.
- Frutta di stagione (con moderazione): Ottima per le sue vitamine e antiossidanti, ma consumata con parsimonia a causa del contenuto di zuccheri.
Cibi da Evitare o Limitare Drasticamente
- Zucchero e dolcificanti: Considerato da Berrino uno dei principali nemici della salute. Lo zucchero bianco, di canna, fruttosio e sciroppi vari causano picchi insulinici che, a lungo andare, favoriscono diabete, obesità e cancro.
- Farine raffinate (tipo 00 e 0): Private della fibra e dei nutrienti del chicco, si comportano nell’organismo in modo simile allo zucchero. Il pane bianco, la pasta comune, i cracker e i biscotti industriali rientrano in questa categoria.
- Carni rosse e processate: In linea con le raccomandazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, Berrino ne sconsiglia il consumo frequente per l’associazione con tumori del colon-retto e altre patologie.
- Latte e derivati: Questo è uno dei punti più discussi. Berrino consiglia di limitarne il consumo in età adulta sulla base di studi che correlano un’elevata assunzione di latticini a un aumento dei fattori di crescita (come l’IGF-1), potenzialmente legati alla proliferazione cellulare.
Oltre la Lista della Spesa: La Cucina come Atto di Cura
Il metodo Berrino non si ferma alla scelta degli ingredienti. Anche la preparazione gioca un ruolo cruciale. Vengono favorite le cotture dolci e a basse temperature (vapore, stufatura) che preservano i nutrienti, a scapito di fritture e grigliate aggressive che possono generare composti cancerogeni. Un altro aspetto fondamentale è la masticazione: la prima digestione avviene in bocca e masticare a lungo aiuta l’assimilazione e aumenta il senso di sazietà.
Non rinunciate a niente ( o quasi)
In definitiva, seguire il metodo Berrino non significa intraprendere un percorso di rinunce e tristezza, ma riscoprire il sapore autentico del cibo e il piacere di prendersi cura del proprio corpo. Non è necessario stravolgere la propria vita da un giorno all’altro. Come suggerisce lo stesso Berrino, il cambiamento può essere graduale. Iniziare a sostituire il pane bianco con quello integrale, aggiungere una porzione di legumi al proprio menù settimanale o eliminare lo zucchero dal caffè sono piccoli passi con un impatto enorme sulla nostra salute a lungo termine. È un invito a diventare consumatori più consapevoli e protagonisti attivi del nostro benessere. Un investimento per oggi e, soprattutto, per il nostro futuro.