È il contorno principe del pranzo di Natale, quello che piace a grandi e bambini. Ma il purè di patate nasconde un’insidia tecnica che può trasformarlo in un disastro. Spesso, invece di una nuvola soffice e vellutata, ci si ritrova nel piatto una massa elastica, lucida e appiccicosa, simile alla colla o alla gomma da masticare. Se il vostro purè “fila”, avete commesso un errore imperdonabile con gli strumenti. Avete avuto fretta.
L’Errore: Il Minipimer (o il Mixer)
L’errore capitale è frullare le patate bollite con il minipimer o il robot da cucina per “fare prima” ed evitare grumi. Mai farlo! Le lame ad alta velocità rompono le cellule della patata, liberando l’amido in modo violento e trasformandolo in una pasta collosa ed elastica. Una volta che il purè è diventato colla, non si può più recuperare.
La Soluzione 1: Il “Vecchio” Schiacciapatate
Per ottenere la consistenza “a nuvola”, dovete trattare le patate con gentilezza. Usate solo lo schiacciapatate manuale (o il passaverdure). Questo strumento separa la polpa senza stressare l’amido, garantendo una struttura a fiocchi soffici che assorbirà il condimento.
La Soluzione 2: Il Latte Caldo (Mai freddo!)
Un altro segreto per la cremosità è la temperatura dei liquidi. Quando aggiungete il latte (e il burro), questi devono essere bollenti. Se versate latte freddo sulle patate calde, creerete uno shock termico che renderà il composto grumoso. Versate il latte caldo a filo mentre montate il purè con una frusta a mano (o un cucchiaio di legno), incorporando aria. Aggiungete una grattata di noce moscata alla fine e avrete il purè perfetto.
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