Le alici, uno dei pesci più buoni e ricchi di nutrienti del nostro mare. Piccole, saporite e sopratutto salutari. Facendo parte della famiglia del “pesce azzurro” quindi ideale per chi ha problemi di colesterolemia. E poi diciamoci la verità, è un pesce che costa poco. Diciamo che considerata l’abbondanza nei mari italiani e la facilità nel pescarli, sulle tavole degli italiani arriva anche ad un prezzo che va dai 5 agli 8 euro al chilo. Poi magari le potrete trovare sfilettate, pulite, quindi pagarle qualcosa in più, ma su per giù siamo lì. Le ricette che riguardano le alici sono davvero tante: a beccafico, come le mangiano in Sicilia, in tortiera, fritte, con gli spaghetti e così via. Ma come trovarne di fresche sempre?
Come riconoscere le alici fresche: i segnali
Uno degli segni più visibile è sicuramente il colore. La prima cosa che salta all’occhio è la brillantezza. L’alice fresca ha un corpo lucido, ricorda quasi l’acciaio con fianchi color argento e un dorso con sfumature che vanno dal blu al verde. Deve sembrare “viva”. Se appare opaca, spenta o con colori smorti, non è fresca.
L’occhio è uno degli elementi più importanti. Deve essere limpido e con la pupilla nera e brillante. Un occhio piatto, infossato o velato di grigio è un chiaro segno che il pesce non è fresco.
Non sempre è possibile, ma se potete testale, osservate le branchie. Devono essere di un colore rosso vivo o rosato acceso. Se sono marroni, giallastre o pallide, il pesce è vecchio.
Lo sapevate che l’addome non deve essere gonfio o lacerato. Occhio a questo particolare che non tutti conoscono. Forse è anche per questo che spesso le trovate già pulite in vaschette. Quando magari è lì da un paio di giorni, al pescivendolo conviene sfilettarle per non far vedere. Dovrebbe anche costare di più, dopo tutto: un prodotto fresco e pulito costa di più per il tempo speso a farle. E invece no. Le trovate sempre allo stesso prezzo.
Se potete toccarle fate caso a questi particolari
L’alice fresca è rigida e soda. Se la prendi in mano, non deve afflosciarsi, ma mantenere una certa tonicità. Questa è la rigidità tipica del pesce pescato da poco.
Deve essere viscida al punto giusto. Il pesce fresco è ricoperto da un leggero strato di muco cutaneo trasparente che lo rende scivoloso e ne protegge la pelle. Le squame, se presenti, devono essere ben aderenti. Infine, se provi a premere delicatamente, la carne deve essere elastica e compatta, non deve rimanere l’impronta del dito.
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