Facili e Veloci

Pasta alla Gonzaga, la ricetta storica che si tramanda da 400 anni: bastano poche mosse per un piatto saporitissimo

Siamo in Lombardia, una regione piena di storia gastronomica. Spulciando qua e la tra le ricette ci è capitata questa, buonissima e sicuramente autunnale. Secondo la tradizione, però, l’inventore di questa ricetta è il bolognese Bartolomeo Stefani, cuoco alla corte dei Gonzaga. Un condimento semplice, ma pieno di sapori, aiutati dalla spinta delle spezie. Amalgamato da un brodo e arricchito da burro fuso o da un formaggio fresco come la ricotta. Andiamo ora a vedere come si preparano e quali sono gli ingredienti.

Ingredienti dei maccheroni alla gonzaga

  • 400 gr Maccheroni ( pennoni, rigatoni ecc)
  • 40 gr uva sultanina
  • 60 gr mandorle
  • 60 gr nocciole
  • basilico
  • noce moscata
  • cannella
  • brodo
  • olio EVO
  • Formaggio grana
  • sale
  • pepe
  • scorza di limone

Preparazione

Prendiamo un mortaio o anche un frullatore ( se proprio non avete il mortaio. Non tutti lo hanno e bisogna comunque arrangiarsi). Pestiamo quindi l’uva sultanina, la scorza di limone e inseriamo la frutta secca ( mandorle, nocciole) e poi il basilico. Se usiamo il mortaio dobbiamo fare pressione e compiere dei mezzi giri, se usiamo il trita tutto non frulliamo tutto e subito ma diamo delle frullate ad intermittenza. Aggiungiamo ora la noce moscata, il pepe e la cannella. Ora aggiungiamo l’olio o il burro ( la ricetta antica prevede il burro).

Se vi piace di più potete anche ridurre una pasta ( poltiglia), se invece volete consistenza lasciate il composto a pezzettini. Una volta fatto il composto mettetelo in un pentolino e aggiungete il brodo. Aggiustate di sale. Accendiamo sotto il pentolino e cuociamo il nostro composto ( ormai diventato salsa con l’aggiunta del brodo). Non facciamo bollire.

Cuocere i maccheroni al dente e condirli con la salsa. Cospargere con il grana e servire . E’ un primo piatto dal gusto particolare, leggermente dolce, che si accompagna bene alla carne arrostita, meglio se di selvaggina, e a verdure cotte nel forno.