Facili e Veloci

Pasta alla Vittorio, più buoni e cremosi di una pasta al sugo: è fantastica ed è pronta in poco tempo

Pasta alla Vittorio, più buoni e cremosi di una pasta al sugo: è fantastica ed è pronta in poco tempo. Un’alternativa alla pasta al pomodoro classica: un piatto veloce e più “saporito” di una semplice pasta al sugo di pomodoro. Si possono adottare più varianti. Vediamo come si prepara questa fantastica pasta e quali sono gli ingredienti.

Ingredienti della pasta alla Vittorio

  • Carota 1;
  • Sedano 1/2;
  • Cipolla 1⁄2;
  • Aglio 1 spicchio;
  • Paccheri 400 g;
  • Pomodoro S. Marzano 400 g;
  • Pomodoro Piccadilly 100 g;
  • Parmigiano grattugiato
  • Burro 40 g;
  • Olio EVO
  • Sale fino
  • Pepe nero
  • Basilico

Preparazione

Prendiamo una padella ampia e aggiungiamo un filo d’olio extra vergine d’oliva. Fatto questo prepariamo la nostra base per il sugo: tritiamo carote sedano e cipolla e facciamo cuocere nell’olio. Lasciamo che le verdure appassiscano per qualche minuto.

Una volta che il tutto si sarà insaporito e ammorbidito caliamo i pomodori ( ora dipende dalla stagione, diciamo che possiamo usare sia i San Marzano che i Piccadilly, che la passata se proprio vogliamo fare velocemente). Se volete, se il pomodoro è troppo acidulo possiamo aggiungere un po’ di zucchero ( giusto un pizzico). Lasciamo cuocere per una trentina di minuti, il profumo si estenderà per tutta la casa provocando l’acquolina in bocca anche ai vicini.

Una volta che il sugo è pronto diamogli delicatezza e frulliamo il tutto. Potete farlo in padella se è alta oppure in un bicchiere a collo alto ( di quelli che escono dalle confezioni di minipimer). Cuociamo ora la pasta: mettiamo l’acqua in una pentola e facciamo bollire. Una volta raggiunto il bollore caliamo la pasta e saliamo e facciamo cuocere. Scoliamo la pasta e buttiamo tutto nella padella dove abbiamo fatto il sugo. Mantechiamo con un po’ di burro e parmigiano: completiamo con un filo d’olio e del basilico fresco. Se vi è piaciuta la ricetta continua a leggere i nostri primi