Pizza e Pane

Bortellina, la pizza fritta delle antiche locande piacentine o delle feste di paese. Solo acqua e farina senza lievito. Buonissima

Bortellina

Quando parliamo di fritto piacentino pensiamo subito allo gnocco. Ma tornando ancora indietro nel tempo scopriremo una frittura ancora più buona. Stiamo parlando della burtleina, conosciuta come bortellina, che potete trovare ancora nelle feste di paese o in qualche locale che ci tiene a preservare la tradizione. Rispetto allo gnocco, il cui impasto è più compatto e prevede anche l’aggiunta del lievito, questo panetto si prepara esclusivamente con acqua e farina. C’è chi alla preparazione ci aggiunge anche un uovo. Una volta pronto è perfetto per accompagnare un bel tagliere di salumi.

Bortellina, il fritto piacentino

Ingredienti

  • farina 00 400 g
  • acqua 500 ml
  • sale fino 1 pizzico
  • olio di semi di arachide 600 ml
  • uova 1

Preparazione

La prima cosa da fare per preparare questo buonissimo fritto è stemperare la farina insieme all’acqua. Aiutatevi con una frusta e state attenti a non formare grumi. Nel caso in cui dovessero realizzarsi, potete aiutarvi con un frullatore a immersione per eliminarli. Una volta ottenuto un impasto omogeneo, aggiungete un uovo. Questa aggiunta è facoltativa, potete anche farne a meno. Completate con un pizzico di sale e continuate ad amalgamare il tutto.

Riponete l’impasto in frigorifero e lasciatelo riposare per 30 minuti. Trascorso il tempo necessario, potete passare alla frittura. In una padella fate scaldare abbondante olio di arachidi. Quando ha raggiunto la temperatura adeguata, prendete un po’ di pastella aiutandovi con un mestolo e stendetela in padella. Si dovrà creare un disco largo e piatto. Fatelo dorare bene da entrambi i lati.

Scolate l’olio in eccesso con della carta assorbente e passate al secondo mestolo di pastella. Continuate così sino al termine degli ingredienti. Le vostre bortelline sono pronte, un fritto da leccarsi i baffi. LEGGI ANCHE—> Baccalà “indurat e fritto”, il classico della tradizione napoletana. Tutto il segreto è nella pastella, è lui il Re di Natale