Il purè è sempre buono, non è semplice, ma è di certo uno dei contorni più diffusi e famosi che ci siano al mondo. Dagli Stati Uniti alla Francia all’Italia il purè è buonissimo e le ricette sono davvero tante.
Infondo la base del purè è buonissima, per chi ama le patate, lo sa che tutto può diventare ottimo.
Uno dei più grandi cuochi francesi, l’appena scomparso Joël Robuchon, è diventato famoso per il suo purè. Sì, certo, anche per la torta di tartufi e la crema di cavolfiore al caviale.
Ma è il suo purè a definirlo meglio di ogni altro piatto, perché unisce le due anime della sua cucina: grandi ingredienti e semplicità di esecuzione. Che non vuol dire facilità o peggio faciloneria.
Ma riconoscibilità dei sapori, comfort, benessere. «Il cibo deve essere semplice perché è con la semplicità che si conquistano i palati più difficili», diceva sempre il cuoco francese scomparso a 73 anni. Ecco la ricetta del suo leggendario purè di patate ratte, una varietà francese «al gusto di castagna».
Ingredienti
- 1 chilo di patate «ratte»
- 250 grammi di burro
- 25 cl di latte intero
- sale
- pepe
Preparazione
Coprire le patate con acqua fredda, salarle e cuocere per 30 minuti. Tagliare il burro a cubetti e tenerlo in frigo.
Pelare le patate calde, passarle al passaverdure e, in una casseruola, mescolarle dolcemente a fuoco lento.
Incorporare il burro, salare e unire il latte caldo. Impepare e servire rapidamente.
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