L’Insalata di riso, la regina dell’estate: occhio a non fare mai i 3 errori classici prima di mangiarla. La regina dell’estate, l’insalata di riso. Il pranzo dei pranzi estivi: sembra un procedimento veloce, ma alla fine non è proprio così. Possiamo dire che sia leggera perché tutto dipende da come la condiamo, possiamo farla il giorno prima, dato che i tempi di cottura e di raffreddamento sono lunghi, ma di certo la base di questo piatto è il riso.
Il bello di questa insalata è che si può fare davvero in tanti modi e riciclare tanto cibo che è conservato in frigo. Ma come si cucina? Ci sono delle regole da rispettare? Ci sono dei sistemi non aggressivi per cucinarla?
Le tipologie de “l’insalata di riso”
L’insalata di riso nasce come svuota frigo, ma se ci si perde un po’ di tempo vicino diventa un vero piatto gourmet. Può essere vegana o vegetariana o essere gustata con pezzi di carne come i wurstel. Un modo per esempio è quello di grigliare delle verdurine oppure bollirle. Magari condire il riso con dell’insalata verde e carote tagliate alla julienne.
Amici auto invitati a pranzo, una gita in spiaggia all’ultimo minuto, o semplicemente poca voglia di scervellarsi ai fornelli. In estate queste sono tutte situazioni facili da riscontrare nella quotidianità di ognuno di noi.
Ma visto che smettere di mangiare non si può – per fortuna – tutti noi siamo alla ricerca, giorno dopo giorno, di soluzioni in cucina che ci permettano di avere un grande risultato con una piccolissima spesa – in termini di attenzione e soprattutto di tempo.
Una delle soluzioni perfette per tutti questi dilemmi è l’insalata di riso: leggera, fresca, aperta ad accogliere qualsiasi – o quasi – idea di condimento voi abbiate.Insalata di riso perfetta:
Le regole per l’insalata di riso
In primis, mai eccedere con il numeri di ingredienti per la nostra insalata: il numero perfetto come sempre è il tre, ma potete eccedere e azzardare anche quattro materie prime diverse.
L’importante è che armonizzino tra di loro anche come colore, così avrete un risultato esteticamente molto gradevole. Altrettanto importante è scegliere materie prime che non si sbriciolino facilmente e non si disfino durante il condimento e il mescolare il riso – il tonno preferitelo in filetti, piuttosto che quello in scatola, ad esempio, così avrete una maggiore tenuta.
Altrettanta attenzione va rivolta a tutti gli alimenti che possono rilasciare liquidi: andranno scolati benissimo e strizzati a dovere prima di essere immessi nel recipiente principale, altrimenti altererebbero il gusto del piatto finale.
Se volete condirla con un misto di verdure, state bene attenti a tagliare peperoni, zucchine e melanzane più o meno in parti della stessa grandezza, e mai troppo grandi: il tutto si amalgamerà meglio e il risultato finale sarà più armonico. I tre errori da non fare mai
I tre errori da non fare
La tentazione è tanta, ma utilizzare condimenti pronti, per quanto pubblicizzati come i migliori del mondo, per la vostra insalata di riso non solo non farà altro che aumentare le calorie del piatto aspetto che potrebbe essere trascurabile -, ma lo renderà oleoso e dalla consistenza appiccicosa, a causa degli olii di bassa qualità presenti, solitamente, in questi preparati.
Per lo stesso motivo, il secondo errore da non compiere, è quello di utilizzare maionese e altre salse preconfezionate per condire l’insalata: risulterà troppo collosa e tutto lo sforzo fatto per cucinarla bene sarà vano. In ultimo, mai servirla fredda: fresca si e a temperatura ambiente ancora meglio, ma mai appena uscita dal frigorifero.
L’uso del limone
Avete scelto di non utilizzare la maionese, anche perché rende più difficile conservare l’insalata di riso in frigorifero – dove altrimenti potrebbe tranquillamente stare per circa tre giorni?.
Allora potreste essere alla ricerca di un altro trucco per dare una svolta alla vostra ricetta, magari anche per darle un tocco di freschezza. Il segreto è nell’albero di limoni che avete in giardino: se volete restare leggeri, per un’insalata intera basterà il succo di un’intero limone, se invece volete spingere per una versione più acida ed esotica del piatto, grattuggiate anche la buccia – stando attenti che il limone non sia stato trattato con pesticidi, ma sia sano -. Il risultato sarà indimenticabile.
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