Sui social media impazza una nuova tendenza: addolcire il caffè mattutino non più con la classica zolletta di zucchero, ma con un cucchiaino di miele o di marmellata. Una scelta che appare più “naturale” e salutare, ma che, secondo gli esperti, nasconde diversi luoghi comuni. Il Corriere della Sera ha analizzato le differenze nutrizionali con il Dottor Andrea Pontara, medico dell’Area Nutrizione Clinica dell’Ospedale San Raffaele di Milano.
Il Falso Mito delle Calorie: Poca Differenza
Se la scelta è dettata dalla dieta, le differenze sono minime. “In termini di potere calorico, se facciamo riferimento a una porzione di circa un cucchiaino da caffè, non esiste una differenza significativa tra i tre”, sottolinea il Dott. Pontara.
Nel dettaglio, un cucchiaino di zucchero apporta circa 16 kcal, la marmellata varia tra 15-20 kcal, e il miele si attesta sulle 22 kcal. Sebbene versioni “light” della marmellata possano scendere a 3-4 kcal, a livello nutrizionale lo zucchero rimane “vuoto” (privo di nutrienti), mentre la marmellata (se contiene polpa) offre tracce di fibre e vitamine, e il miele apporta piccole quantità di vitamine B, C, minerali e antiossidanti.
L’Impatto sulla Glicemia: Vantaggio Minimo
Un fattore più rilevante è l’indice glicemico (IG), che misura la velocità con cui un alimento alza la glicemia nel sangue.
- Zucchero Bianco: Ha un IG alto (circa 65), causando un picco rapido.
- Miele: Ha un IG leggermente più basso (tra 55-60), provocando un aumento più moderato.
- Marmellata: Varia molto (IG tra 50 e 65) a seconda degli zuccheri aggiunti; versioni “100% frutta” hanno un impatto minore.
Il Punto Cruciale: il Calore Annulla i Benefici del Miele
Qui crolla il mito principale. Il miele è famoso per le sue proprietà antiossidanti e antibatteriche, ma queste sono estremamente sensibili al calore. “L’intenso calore del caffè”, spiega l’esperto, “riduce in modo significativo queste proprietà”.
Il Dott. Pontara chiarisce che già a 60-65°C, gli enzimi benefici del miele si inattivano e i composti come flavonoidi e fenoli si degradano. Di conseguenza, aggiungere miele a una bevanda bollente lo rende, di fatto, nutrizionalmente molto simile allo zucchero, privandolo dei suoi vantaggi aggiuntivi.
Alternative e Consigli Pratici
Come dolcificare in modo più sano? Se si sceglie la marmellata, è fondamentale optare per quelle “senza zuccheri aggiunti” o “100% frutta”, limitandosi a mezzo cucchiaino per tazzina.
Per chi cerca un impatto zero su calorie e glicemia, le alternative migliori sono i dolcificanti naturali come stevia, eritritolo o xilitolo. Il Dott. Pontara avverte però che eritritolo e xilitolo possono causare gonfiore o effetti lassativi se consumati in eccesso. Meno consigliati, invece, lo sciroppo d’agave (molto ricco di fruttosio) e lo zucchero di cocco.
In conclusione, la scelta di miele o marmellata nel caffè è più una questione di gusto che un reale beneficio per la salute, specialmente quando il calore annulla le proprietà benefiche del miele. Per chi soffre di diabete o problemi gastrointestinali, è sempre raccomandato consultare il proprio nutrizionista.