Le pappardelle al ragù di cinghiale sono un piatto della tradizione della maremma toscana. Si differenziano dal più conosciuto ragù alla bolognese proprio per il sapore della carne. Il cinghiale infatti ha un sapore più intenso e selvatico e conferisce a questa portata i sapori di un tempo. Una carne pregiata che diventerà tenera e morbida dopo lunghe ore di cottura. Ma a rendere speciale questo piatto è anche il formato di pasta scelto: sembra impossibile pensare a questo sugo senza le sue pappardelle, che a ogni forchettata ne raccolgono tutto il sapore e la bontà.
Ingredienti delle Pappardelle al ragù di cinghiale
- pappardelle all’uovo 250 g
- cinghiale macinato 500 g
- passata di pomodoro 375 g
- vino rosso 50 ml
- cipolla 50 g
- sedano 40 g
- carota 50 g
- olio evo 15 ml
- aglio 1 spicchio
- rosmarino 1 rametto
- alloro 2 foglie
- sale
- pepe
Preparazione
La prima cosa da fare per preparare le pappardelle al ragù di cinghiale è il ragù. Preparate un trito con carota, cipolla e sedato. Scaldate in pentola l’olio extravergine di oliva e fate rosolare il trito. Unite anche l’aglio e lasciate soffriggere il tutto per 10 minuti a fiamma dolce. I sapori devono appassirsi e rilasciare il sapore. Intanto sminuzzate il rosmarino. Calate la carne macinata, il rosmarino e le foglie di alloro. Alzate un po’ la fiamma e fate rosolare la carne da tutti i lati per altri 10 minuti. Sfumate con il vino rosso. Quando la parte alcolica evapora, versate la passata di pomodoro.
Abbassate di nuovo la fiamma e aggiustate di sale e pepe. Coprite con il coperchio e lasciate cuocere per 3 ore e mezza, quindi scoprite e continuate la cottura per altri 30 minuti. Lessate la pasta in acqua bollente e salata. Scolatele al dente, trasferitele in una ciotola e conditele con il ragù. Le vostre pappardelle con il ragù di cinghiale sono pronte. Se dovessero avanzare, potete tenerle in frigorifero in un contenitore ermetico per 2 giorni. Buon appetito.