È uno degli appuntamenti più attesi e discussi da consumatori e agricoltori: l’Environmental Working Group (EWG), organizzazione americana per la difesa della salute, ha pubblicato la sua guida annuale ai pesticidi nella frutta e nella verdura, la famosa “Dirty Dozen” o “Sporca Dozzina”. La lista, basata sui test ufficiali del Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti (USDA), svela i 12 prodotti ortofrutticoli non biologici con i più alti livelli di residui di pesticidi.
Lo scopo della guida non è allarmare o scoraggiare il consumo di frutta e verdura – che resta fondamentale – ma informare i consumatori, aiutandoli a scegliere quando potrebbe valere la pena acquistare biologico, specialmente per i prodotti consumati più di frequente da famiglie e bambini. L’esposizione ai pesticidi, infatti, è associata a diversi rischi per la salute, inclusi disturbi endocrini e danni al sistema nervoso.
Quest’anno, l’analisi di oltre 53.000 campioni ha introdotto una novità importante: la classifica non si basa più solo sulla quantità di residui, ma considera anche la tossicità intrinseca delle sostanze rilevate, rendendo la guida ancora più significativa.
La classifica di quest’anno riserva alcune sorprese, con due nuovi ingressi nella lista nera. More: Entrano per la prima volta nella “sporca dozzina”. I test hanno rivelato che il 93% dei campioni presentava residui di pesticidi, con una media allarmante di quattro sostanze diverse per frutto. Patate: Fanno il loro ritorno in classifica a causa della presenza diffusa di clorprofam, un fitoregolatore usato per evitare la germinazione durante lo stoccaggio. È importante notare che, mentre questa sostanza è ancora legale negli Stati Uniti, in Europa è vietata dal 2019 per i rischi che comporta per la salute.
La Classifica Completa: I 12 “Sporchi” e i 15 “Puliti”
Ecco nel dettaglio le due liste elaborate dall’EWG per il 2025, un utile strumento per orientare le proprie scelte al supermercato.
La Sporca Dozzina 2025 (Dirty Dozen) – I più contaminati (Consigliati da acquistare biologici, se possibile)
- Spinaci (quest’anno superano le fragole, quasi sempre al primo posto)
- Fragole
- Cavolo riccio, senape verde e cavolo cappuccio
- Uva
- Pesche
- Ciliegie
- Nettarine
- Pere
- Mele
- More (New entry)
- Mirtilli
- Patate (New entry)
Oltre a questi, l’EWG ha segnalato anche peperoni dolci, peperoncini piccanti e fagiolini come prodotti con livelli di tossicità particolarmente elevati.
I 15 Virtuosi (Clean Fifteen) – I più “puliti” (Considerati più sicuri anche da agricoltura convenzionale)
- Ananas
- Mais dolce (fresco e congelato)
- Avocado
- Papaia
- Cipolle
- Piselli (congelati)
- Asparagi
- Cavolo
- Anguria
- Cavolfiore
- Banane
- Manghi
- Carote
- Funghi
- Kiwi
Quasi il 60% dei campioni di questi 15 prodotti non ha mostrato residui rilevabili di pesticidi, con avocado e mais dolce risultati i più “puliti” in assoluto.
Come Usare la Guida e Lavare Frutta e Verdura
L’EWG sottolinea che mangiare frutta e verdura, anche convenzionale, è sempre meglio che non mangiarne affatto. Questa guida serve a chi vuole minimizzare l’esposizione, aiutando a decidere dove investire il budget per il biologico.
Per tutti i prodotti, biologici o meno, resta fondamentale un lavaggio efficace. La Food and Drug Administration (FDA) consiglia di lavare frutta e verdura sotto acqua corrente per almeno 15-20 secondi, strofinando delicatamente con le mani o con una spazzolina pulita. Questo va fatto anche per i prodotti che si sbucciano, per evitare che i contaminanti presenti sulla buccia vengano trasferiti alla polpa con il coltello. Non è necessario usare saponi o detergenti specifici.
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