Dopo la maratona culinaria del 24 e del 25, il 26 Dicembre il nostro corpo lancia un segnale inequivocabile: basta soffritti, basta arrosti, basta dolci. Vuole liquidi caldi. Vuole il Brodo. I tortellini (o i cappelletti) in brodo sono il piatto ufficiale di Santo Stefano proprio per questo: sono “curativi”. Ma c’è un rischio: fare un brodo “triste”, scialbo, che sa di acqua calda, o peggio, rovinare tutto con il sapore artificiale del dado.
Il Segreto dell’Umami Italiano: La Crosta
Come si fa a dare al brodo quel sapore ricco, profondo e dorato che ti fa sospirare di piacere al primo cucchiaio, senza usare insaporitori chimici? Il segreto è un ingrediente che spesso buttate via: la crosta del Parmigiano Reggiano.
Come si usa (Il trucco della Nonna)
Non buttate mai le croste avanzate dei pezzi di formaggio grattugiato a Natale!
- Pulizia: Grattate bene la parte esterna della crosta con un coltellino per togliere inchiostro o impurità e lavatela sotto l’acqua.
- Cottura: Buttate la crosta intera nella pentola dell’acqua fredda insieme alla carne (o solo alle verdure se volete farlo vegetale) e portate a bollore.
Durante la cottura lenta, la crosta si ammorbidirà rilasciando tutto il suo grasso nobile e il sale naturale. Il risultato è un brodo denso, profumato e incredibilmente saporito. E la chicca finale? Servire i pezzetti di crosta morbida e filante nel piatto insieme ai tortellini. È una prelibatezza che a tavola si contenderanno tutti.
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