Capriolo in umido con polenta o riso, per una gustosa cena rustica.

Adriana Costanzo
Capriolo in umido

La selvaggina, come il capriolo in umido, sono succulenti piatti proposti spesso dagli agriturismi, soprattutto quelli nelle campagne toscane.

Troviamo cinghiale, cervo e capriolo in umido, sugo di lepre e fagiano, carni speciali per tutti i gusti, cucinate in tanti modi, per farne ragù per condire la pasta, oppure spezzatini da accompagnare con una fumante polenta, un morbido purè di patate, o un delizioso risotto al burro.

La carne di capriolo è di colore rosso intenso ed un sapore deciso, particolarmente magra ma altamente proteica;
si tratta di carne non facilmente reperibile, non di allevamenti intensivi e che, come altra selvaggina, viene cacciata per scopi alimentari.

Cucinare il capriolo in umido richiede pazienza e tempo per la preparazione, perché, come tutta la selvaggina, occorre smorzare il sapore di “selvatico” lasciandola marinare a lungo con aromi, ortaggi e spezie, come rosmarino, salvia, pepe, bacche di ginepro, alloro, sedano carota e cipolla;
la carne, oltre alla marinatura, richiede una lunga cottura, ma il risultato sarà irresistibile: una carne tenera che si sfalda facilmente, un sugo di cottura saporito perfetto per fare la scarpetta.

Quindi come si prepara?

Capriolo in umido

Ingredienti

  • un kg  di carne di caprioloPer la marinatura
  • un litro di vino rosso corposo o  di latte
  • una costa di sedano
  • 1 carota
  • una cipolla
  • bacche di ginepro,
  • un rametto di rosmarino,
  • foglie di salvia, e alloro,
  • pepe

     Per la cottura in umido

  • una costa di sedano
  • 1 carota
  • una cipolla
  • un mazzetto di erbe aromatiche (rosmarino, salvia, timo),
  • due cucchiai di burro, q.b.,
  • un cucchiaio di concentrato di pomodoro,
  • 1 bicchiere di vino rosso corposo
  • un litro brodo di carne o vegetale
  • olio extravergine
  • sale e pepe

Capriolo in umido   Capriolo in umido

Preparazione

Tagliate la carne del capriolo a pezzi regolari, e metteteli in una ciotola; aggiungete la cipolla, carota, sedano tagliati a grossi pezzi, rosmarino, salvia, alloro pepe ginepro; ricoprite il tutto con il vino rosso e sigillate con la pellicola; mettete a riposare in frigorifero per almeno 12 ore per avere la carne ben macerata.

Trascorso il tempo di riposo, scolate i pezzi di carne dalla marinatura. Preparate un trito di sedano carota e cipolla, e fateli rosolare a fuoco alto in una pentola con il burro fuso ed un po’ di olio, quando le verdure saranno ben rosolate, aggiungete la carne di capriolo, mescolate bene e fate rosolare leggermente la carne, per un paio di minuti sempre a fuoco vivo, sfumate con il vino a lasciate evaporare.

 

Aggiungete il concentrato di pomodoro , il mazzetto aromatico, mescolate bene, salate pepate; abbassate la fiamma al minimo, e fate cuocere coperto per almeno tre ore, mescolando di tanto in tanto, e quando il liquido si sarà asciugato, aggiungete un mestolo di brodo caldo. Al termine della cottura, la carne sarà tenera e si sarà staccata dalle ossa; lasciate riposare cinque minuti, e servite con il suo sugo di cottura, accompagnato da polenta, riso o purè o con semplice pane rustico.

Capriolo in umido

Polenta

  • 500 g di farina per polenta tradizionale, taragna o integrale
  • 30 g di burro
  • sale

Portate a bollore due litri di acqua salata e versatevi a pioggia la farina gialla, mescolando con una frusta per evitare che si formino grumi;
continuate a mescolare anche durante la cottura (circa 40 minuti).

ricette dal blog Caos&Cucina 

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