Dieta africana, dai 2 ai 4 chili al mese senza stress: si mangia tutto, ma ad una condizione

Pietro Di Marco

Parlare di un’unica “dieta africana” è come parlare di “dieta europea”: un’eccessiva semplificazione che non rende giustizia alla vastità e alla diversità di un continente con 54 nazioni e migliaia di culture. Dalle ricche zuppe speziate dell’Africa occidentale ai cereali antichi del Corno d’Africa, fino alla cucina creola delle isole, ogni regione ha la sua identità.

Tuttavia, è possibile identificare dei principi comuni, un filo conduttore che unisce molte delle diete tradizionali africane, specialmente quelle precedenti alla colonizzazione e alla globalizzazione del cibo processato. Questi modelli alimentari, oggi studiati e promossi da organizzazioni come Oldways con la sua “Piramide della Dieta del Patrimonio Africano”, si stanno rivelando un tesoro di saggezza nutrizionale.

Cosa si Mangia nella Dieta Tradizionale Africana?

Il modello tradizionale africano è prevalentemente a base vegetale, colorato, saporito e profondamente legato alla terra. Il cuore di ogni pasto sono le verdure. In particolare, le verdure a foglia verde scuro (simili a cavolo riccio, spinaci, cime di rapa) sono onnipresenti, spesso stufate lentamente con spezie. La fonte principale di carboidrati non è il pane o la pasta raffinata, ma una grande varietà di tuberi e radici come l’igname, la manioca e le patate dolci, ricchissimi di fibre, vitamine e carboidrati complessi. I legumi, come i fagioli dall’occhio nero, le lenticchie e le arachidi, rappresentano la fonte proteica quotidiana.

I cereali sono quelli antichi e integrali, non processati: miglio, sorgo, teff e riso integrale sono molto più comuni del frumento. La frutta, consumata fresca e di stagione, è la vera protagonista del dessert: manghi, papaie, ananas, angurie e agrumi offrono un’esplosione di sapore e vitamine.

A differenza del modello occidentale, la carne non è al centro del piatto. Nelle diete tradizionali, il pesce è una fonte proteica importante nelle regioni costiere, mentre la carne (principalmente pollame o capra) era riservata a occasioni speciali o consumata in piccole quantità per insaporire stufati di verdure.

Questo è forse uno dei segreti più importanti. Il sapore intenso e avvolgente dei piatti africani non deriva da un eccesso di sale o grassi, ma da un uso sapiente e abbondante di spezie, erbe aromatiche, cipolla, aglio, zenzero e peperoncino. Questo non solo rende i piatti deliziosi, ma apporta anche notevoli benefici antinfiammatori.

I Benefici per la Salute: Perché Fa Bene?

La scienza oggi conferma ciò che la tradizione sapeva da secoli. Questo modello alimentare è associato a:

Ridotto rischio di malattie croniche. La ricchezza di fibre, l’assenza di cibi ultra-processati e il basso contenuto di grassi saturi proteggono da diabete di tipo 2, malattie cardiovascolari e alcuni tipi di cancro. Salute dell’intestino. L’enorme varietà di fibre vegetali nutre un microbioma intestinale sano e diversificato, fondamentale per il sistema immunitario. Potere antinfiammatorio. L’abbondanza di verdure, frutta e spezie combatte l’infiammazione cronica, alla base di molte patologie moderne.

Quanti chili si possono perdere?

Quello che la scienza ci può dire con certezza è quale sia un ritmo di perdita di peso sano, sostenibile e reale. Questo ritmo si attesta tra 0,5 kg e 1 kg a settimana (ovvero dai 2 ai 4 kg al mese).

Perdere peso più velocemente di così significa, nella maggior parte dei casi, perdere liquidi e massa muscolare, non grasso. Un calo graduale, invece, è il segnale che stai cambiando le tue abitudini in modo duraturo e che stai perdendo principalmente massa grassa.

Come la “Dieta Africana” Ti Aiuta a Raggiungere Questo Obiettivo?

Adottare i principi di questo stile alimentare ti aiuta a raggiungere quel calo di peso sano perché agisce su tre fronti: L’enorme quantità di fibre da verdure, legumi e cereali integrali riempie lo stomaco e ti fa sentire pieno più a lungo. Elimina automaticamente zuccheri aggiunti, farine raffinate e grassi saturi dei cibi industriali. Evita i picchi di zucchero nel sangue che ti portano ad avere attacchi di fame improvvisi.

 

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