La storia pizza parigina, perché si chiama così. Questa è una domanda eccellente, che tocca il cuore di una delle prelibatezze più amate della rosticceria napoletana e campana. Il nome “parigina” è tanto curioso quanto delizioso è il prodotto. L’origine del nome non è documentata con certezza assoluta, ma è avvolta da un affascinante alone di mistero su cui esistono due teorie principali, una più storica e una più leggendaria.
L’omaggio a Parigi, la storia della pizza parigina
Questa è la spiegazione più logica e accettata dagli storici della gastronomia. La caratteristica distintiva della parigina è la copertura di pasta sfoglia (pâte feuilletée in francese).
La pasta sfoglia, nella sua versione moderna, è una delle basi più celebri e raffinate della cucina francese. Il nome “parigina” sarebbe quindi un omaggio diretto a Parigi e alla Francia, per celebrare l’uso di questo ingrediente “straniero” che va a impreziosire una base di tradizionale e umile pasta per pizza napoletana. È una sorta di fusione tra due culture culinarie: la base morbida e popolare della pizza napoletana. Sopra, la copertura burrosa, friabile e aristocratica della pâte feuilletée francese.
Questa teoria potrebbe essere vera anche perché la cucina napoletana, specialmente tra il ‘700 e l’800, fu fortemente influenzata dai cuochi francesi (i famosi “Monzù”, dal francese “Monsieur”) che lavoravano presso le corti aristocratiche dei Borbone.
La Leggenda Popolare: “Pa’ ‘a Riggina”
Questa è la teoria più romantica e aneddotica, molto diffusa nel folklore napoletano. Secondo questa leggenda, il nome non deriverebbe da “Parigi”, ma da una storpiatura della frase in dialetto napoletano “Pa’ ‘a riggina”, che significa “Per la regina”.
Si narra che questa pizza rustica sia stata creata da un cuoco della corte borbonica per deliziare il palato di una regina, probabilmente Maria Carolina d’Asburgo-Lorena, moglie di Ferdinando I di Borbone. La creazione, essendo stata preparata “per la regina”, avrebbe preso il nome di “parigina” per assonanza e per il passare del tempo.
L’ipotesi più accreditata
Sebbene la leggenda della regina sia affascinante e molto “napoletana” nel suo spirito, l’ipotesi più probabile rimane la prima. Il nome “parigina” è un tributo all’ingrediente francese che la rende così unica e speciale.
Indipendentemente dal vero motivo, una cosa è certa: la parigina è una geniale invenzione tutta campana, un matrimonio perfetto tra la semplicità della pizza e l’eleganza della sfoglia che continuiamo ad amare in ogni rosticceria di Napoli e dintorni.
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