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Mozzarella in carrozza: il segreto napoletano della farina e acqua, tramandato dall’800, per non far fuoriuscire la mozzarella in cottura

mozzarella in carrozza

Mozzarella in carrozza: Questo cibo dal nome regale è in realtà un piatto povero, nato in Campania nei primi anni dell’Ottocento, per poter riutilizzare ingredienti non più freschi come pane raffermo e mozzarella dei giorni precedenti. Da dove derivi il nome particolare di questa ricetta, ghiotta e filante, di preciso non si sa, ma, cosa risaputa, circolano varie storie, aneddoti e motivazioni. Alcune ipotesi sostengono che si chiami così perchè la mozzarella viene adagiata su due fette di pane dorate, predisposte in modo simile ad una carrozza, come a fare da cocchio al formaggio.

Oppure in una visione ancora più fantasiosa la mozzarella poggiata sul pane si fonde durante la frittura e quando viene addentata fila creando delle “briglie” che guidano le fette (ovvero la carrozza) su cui è adagiata. Un’ipotesi più storica sostiene invece che, nell’Ottocento, il latte, trasportato su delle carrozze (come gli altri viveri), a causa del movimento continuo durante il tragitto si cagliava arrivando a destinazione come formaggio fresco. Da ciò deriverebbe il nome mozzarella in carrozza. Come può anche essere che le carrozze avevano ruote a forma rotonda e le fette di pane, disponibili nel nostro Paese prima dell’arrivo degli eserciti alleati, erano a forma tondeggiante rimandando così a quelle di una carrozza, in questo caso in cui è inserita la mozzarella.

La mozzarella in carrozza è senza dubbio parte della storia di Napoli. Per lungo tempo, infatti, è stata uno dei cibi di strada preferiti in città, insieme alle pizze fritte. Nella prima metà del secolo scorso, nei vicoli di Napoli, gli ambulanti, con i tipici calderoni strabordanti di olio bollente, vendevano per poche lire questi deliziosi fagottini ripieni di mozzarella. Oggi come un tempo, la mozzarella in carrozza è uno dei cibi di strada più consumati. Ma mozzarella in carrozza non è solo il nome regale e poetico di questa gustosa ricetta. E’ anche il titolo di una famosa opera d’arte di Gino De Dominicis, del 1970, che dà forma fisica alla metafora di questo nome speciale, composta da una carrozza vera e propria al cui interno si trova una mozzarella (rinnovata ogni giorno dai curatori del museo dove si trova l’opera di volta in volta).

Ma oltre all’ arte, anche nel cinema trova spazio questo piatto: la mozzarella in carrozza è, infatti, protagonista di una scena del film neorealista “Ladri di biciclette” di Vittorio De Sica del 1948. Qui – in un momento triste e toccante – il protagonista e suo figlio si consolano, dalle loro sfortunate vicissitudini, mangiando al ristorante una filante mozzarella in carrozza. Per loro unico pasto e cibo prelibato mentre per gli altri avventori del ristorante solo un piccolo antipasto in attesa di altre portate.

Mozzarella in carrozza

Ingredienti:

400 gr di pane casareccio (o pan carré)
4 uova
1 dl olio di oliva
sale qb
400 g mozzarella
2 dl latte intero
farina qb

Procedimento:

Eliminare la crosta dal pane casereccio e tagliarlo in fette di circa 1 cm. Affettare la mozzarella di bufala, sistemare le fettine su più fogli di carta assorbente, per eliminare parte del siero. In questo modo la mozzarella rimarrà più compatta e, durate la cottura, non fonderà prima del dovuto. Disporre su un tagliere di legno 8 fette di pane e coprile con abbondante mozzarella, badando però che non oltrepassi i bordi, quindi coprire il tutto con altrettante fette di pane.

Sistemare la farina in un piattino e riempire una tazza di acqua fredda; poi, premendo il pane imbottito, passare i bordi prima nella farina e quindi nell’acqua, creando così una specie di collante che dovrà impedire la fuoriuscita della mozzarella durante la fase di cottura. Versare 2 dl di latte in una ciotola, immergere rapidamente il pane imbottito e sistemarlo in un recipiente largo; sbattere 4 uova intere, versarle sui pani imbottiti e lasciarli in infusione finché ne saranno imbevuti in profondità.

Portare l’olio d’oliva a temperatura molto elevata e friggere i panini dorandoli in modo uniforme, scolare le mozzarelle in carrozza su carta da cucina, salare e servire subito in tavola. Secondo la ricetta originale napoletana, si dovrebbe preparare con fette di pane casereccio raffermo farcite con mozzarella di bufala, in quanto più grassa e saporita. Ma se non si ha a disposizione il pane si puoi optare anche per del comune pancarré. La mozzarella in carrozza è quindi un piatto della tradizione, semplice, sostanzioso e gustoso riportato ai giorni nostri grazie anche allo street food ma che in fondo non è mai passato di moda.

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