Lo sapevi che ogni 7 luglio si festeggia la giornata mondiale della cioccolata? Il motivo risale a 500 anni fa

Pietro Di Marco

Il caldo non ferma i golosi. Gli amanti del cioccolato sono sempre pronti a gustare il loro dolce preferito: un palato che è subito pronto a gustare una barretta o un cioccolatino da scartare. Eppure il cioccolato, benché sia calorico non è solo invernale, anzi. Anche se questo prodotto è nemico del caldo ( a 25 30 gradi già comincia a sciogliersi), c’è un giorno in particolare dell’anno dove si celebra proprio il cioccolato. Qual è? Il 7 luglio. Il motivo non è da ricercare negli ultimi 50 o 100 anni, bensì 500 anni fa.

La storia della festa del cioccolato

Secondo i riferimenti storici la data 7 luglio 1550 ( quindi quasi 500 anni fa) coincide con l’importazione del cacao dalle Americhe. Il che fa pensare ( data la scoperta del 1492) alla scoperta dell’America di Cristoforo Colombo. Fino a quel momento, il cacao era un tesoro gelosamente custodito dalle civiltà mesoamericane, come i Maya e gli Aztechi.

Dal “Cibo degli Dei” Azteco alla Dolcezza Europea

Prima di arrivare in Europa, il cioccolato non era affatto il dolce che conosciamo oggi. Le popolazioni azteche lo consumavano come una bevanda amara, schiumosa e speziata. I semi di cacao venivano macinati e mescolati con acqua, spezie, farina di mais e, molto spesso, peperoncino. Era una bevanda energetica considerata sacra e riservata a guerrieri, nobili e sacerdoti durante le cerimonie religiose.

Quando i conquistadores spagnoli portarono i semi di cacao in patria, la ricetta subì una trasformazione radicale. I monaci e gli aristocratici spagnoli iniziarono a modificare la bevanda eliminando il peperoncino e aggiungendo ingredienti allora esotici e costosi come lo zucchero di canna e la vaniglia. Servita calda, questa nuova versione dolce e aromatica conquistò immediatamente le corti reali e l’aristocrazia di tutta la Spagna.

La Diffusione in Europa (e il Ruolo dell’Italia)

Il viaggio dalla Spagna al resto d’Europa fu poi molto lento. In Francia, forse il secondo Paese, ci arrivò quasi 100 anni dopo e poi, considerati i rapporti, in Piemonte, in Italia. A quanto pare a Torino, nel Bel Paese, arrivò ad essere uno dei cibi più golosi del mondo. Qui infatti qualche pasticciere inventò delle prime praline e, molto più tardi, del celebre gianduja.

La celebrazione del cioccolato

La giornata mondiale del cioccolato ovviamente è una ricorrenza moderna, anche se la storia è antica. Non è noverata tra le festività ufficiali riconosciute dalle Nazioni Unite, ma una celebrazione popolare il cui impulso è stato dato dall’industria dolciaria.

La scelta del 7 luglio serve a dare a questa festa un’ancora storica, un momento simbolico per ricordare non solo la bontà del cioccolato, ma anche il suo incredibile viaggio culturale e gastronomico.

 

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