Le “Tette della Monaca” sono un dolce tipico della tradizione pugliese, particolarmente diffuso nella zona di Altamura e in altre parti della provincia di Bari. Questo dessert si distingue per la sua forma tondeggiante e soffice, proprio a ricordare la nota zona anatomica femmionile.
Il nome, volutamente provocatorio, ha generato diverse leggende popolari. Una delle più diffuse racconta che il dolce fu ideato da un pasticcere che volle ironizzare sul contrasto tra la sensualità della forma e l’idea di castità associata alle monache. In un’altra versione più romantica, si narra che un giovane fornaio si fosse invaghito di una monaca, e che per esprimere il suo amore proibito avesse creato un dolce che ne ricordasse le forme nascoste. Entrambe le versioni dimostrano come il dolce non sia solo un piacere per il palato, ma anche un prodotto culturale legato a immaginari popolari e a un pizzico di ironia. In passato, esistevano anche dolci simili con nomi meno provocatori, come i “sospiri” o i “sospirelli”,
Ingredienti per 16 tette
- 130 gr di farina “Mix Africano”. La trovate al supermercato
- 4 uova
- 100 gr di zucchero a velo
- 1 aroma a piacere ( noi abbiamo usato la vaniglia, ma se volete succo di limone)
- crema pasticcera
Come si preparano
La preparazione è molto semplice. Quello che diventa complesso è la cottura. In una planetaria inseriamo tutti gli ingredienti insieme. Quindi prima il mix africano ( noi l’abbiamo trovato al supermercato de “Le farine magiche”). Diciamo che non tutti cel ‘hanno, ma se si cerca un po’ si trova. Poi lo zucchero e poi le uova intere e grandi.
Fatta questa operazione attivate la frusta e cominciate a mescolare. Dovrete montare il composto per circa 10 minuti. Dovrà risultare una sorta di composto compatto, quasi come se fosse una crema molto compatta e densa. Appena fatta questa operazione trasferiamo il tutto in una sac a poche. Nei pirottini appositi ( ci aiuteranno a tenere la forma) inseriamo il composto cercando di formare delle tettine con la punta.
Adesso dobbiamo cuocere. Cuociamo in due modi o a 170 gradi per 18 minuti oppure a 160 gradi ventilato tenendo con una pallina di stagnola lo sportello del forno semi chiuso. Noi abbiamo provato il primo metodo e ci siamo trovati bene. Una volta cotti fateli freddare e preparate la crema pasticcera. Farcite e godetene.