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Timballo amatriciano, Ancora più buono della amatriciana classica. Quando la Sicilia bacia Roma avviene il capolavoro

Il timballo amatriciano è una rivisitazione della famosissima ricetta romana. Le basi sono le stesse: guanciale e pecorino, che non mancano mai, accompagnati dal pomodoro. A cambiare invece è il formato di pasta e la modalità di cottura. A diventare protagonisti indiscussi di questa ricetta, gli anellini, una pasta molto piccola che si lega benissimo con gli altri ingredienti. Infornati, danno vita a un timballo ottimo. Se siete amanti della cucina romana non potete fare a meno di provare questo piatto. Forse un po’ pesante nel periodo estivo, ma c’è sempre chi non vuole rinunciare a un bel piatto di pasta al forno, anche sotto il sole cocente.

Timballo amatriciano

Ingredienti

  • pomodori pelati 550 g
  • anellini 500 g
  • pecorino grattugiato 150 g
  • guanciale 80 g
  • pangrattato
  • olio evo
  • burro
  • sale

Preparazione

La prima cosa da fare per preparare il timballo amatriciano è tagliare il guanciale a bastoncini. In una padella fate scaldare un giro di olio extravergine di oliva insieme al guanciale, finché non diventa ben croccante ma non troppo asciutto. Rimuovete il guanciale dalla padella e tenetelo da parte. Nella stessa padella adesso versate i pomodori pelati con il loro sugo. Aggiustate di sale e lasciate cuocere per 30 minuti. In acqua bollente salata lessate gli anellini per sette minuti, molto prima del tempo previsto dalla confezione.

Scolate gli anellini e passateli nella padella con il sugo. Unite anche il guanciale e il pecorino e amalgamate bene. Imburrate lo stampo da forno e spolverizzatelo con il pangrattato. Trasferite gli anellini conditi nello stampo. Fate cuocere a 180 gradi per 35 minuti. Il vostro timballo amatriciano è pronto per essere servito. Se volete potete guarnirlo con due pomodori cotti in forno con sale e zucchero a 70 gradi per 2 ore, sarà ancora più buono.

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