Dolci

Torta crescionda di Spoleto, il dolce di carnevale che non avete mai mangiato. Più buona della caprese con un solo impasto

crescionda

La crescionda di Spoleto è una torta che si prepara per tradizione nel periodo di Carnevale. Se volete offrire qualcosa di diverso e sorprendere i vostri ospiti è veramente la ricetta che fa per voi. La bellezza di questo piatto si scopre tutta al taglio: durante la cottura infatti si formano tre strati. La base sarà più compatta e spumosa, il centro cremoso e budinoso, infine la parte superiore soffice e morbida. Questa diversificazione si crea direttamente in forno, a voi toccherà preparare soltanto l’impasto. Nel passato si usavano pangrattato, formaggio pecorino e brodo di pollo zuccherato, ma oggi lo vediamo nella versione aggiornata.

Torta crescionda di Spoleto

Ingredienti della crescionda

  • uova 4
  • zucchero 70 g
  • latte 500 ml
  • farina 00 50 g
  • amaretti 200 g
  • cioccolato fondente 100 g
  • liquore all’amaretto 50 g
  • scorza di limone 1

Preparazione

La prima cosa da fare per preparare la torta crescionda di Spoleto è frullare gli amaretti sino a sbriciolarli bene. In due ciotole separate i tuorli dagli albumi. Montate gli albumi a neve e tenete da parte. Sbattete i tuorli con lo zucchero sino a ottenere un composto chiaro e spumoso. Sciogliete il cioccolato a bagnomaria e unitelo al composto di tuorli. Aggiungete anche gli altri ingredienti liquidi: il liquore all’amaretto, il latte e la scorza di limone grattugiata. Adesso unite anche la farina e gli amaretti sbriciolati. Per ultimi, incorporate gli albumi montati a neve.

Coprite lo stampo con della carta da forno. Versate l’impasto nello stampo e fate cuocere a 180 gradi per 60 minuti. La vostra torta crescionda di Spoleto è pronta. Lasciatela raffreddare prima di servirla. Se volete, potete anche cospargerla con del cacao amaro e decorarla con degli amaretti sulla superficie. Ma è al primo taglio che vedrete la magia. Nonostante l’impasto unico infatti durante la cottura sarà avvenuta la stratificazione. Bellissima da vedere e ottima da mangiare. Buon appetito.

Leggi anche: Torta di mele di zia Lucia, la più buona che ci sia. L’antica ricetta che si tramanda solo di mamma in figlia

crescionda
navigate_before
navigate_next