Dopo una cena o un pranzo luculliano serve qualcosa di fresco e dissetante che aiuti anche a digerire. A casa sono finite tutte le bevande e non abbiamo molto? Arriva in soccorso la bevanda più antica che a Napoli si possa bere, il Sarchiapone ( da non confondere con il piatto a base di zucca tipico del Salernitano), la classica limonata, ma con un tocco di originalità.
Non si conosce bene il perché dell’etimologia, dato che il termine, in vernacolo, vuol dire persona goffa, ma si fa risalire ai primissimi del ‘900. Una sorta di rivisitazione dello “sciacquapanza” venduto dagli acqua frescai ( un antico mestiere che consisteva nel vendere bibite fresche. Si racconta che questo acqua frescaio, volesse creare una bevanda più buona dello sciacquapanza, aggiungendo alla ricetta della classica limonata anche del bicarbonato. –
Ogni bar e ogni acquafrescaio in Campania, alla richiesta del sarchiapone, propone una diversa soluzione di acqua, ghiaccio, limone e bicarbonato: alcuni infatti preparano drink con soda e sorbetti al limone, altri ancora sono più ortodossi e preparano la classica acqua, bicarbonato e la bevanda al limone, che anni fa vedeva l’acqua delle Mummarelle come ingrediente speciale ed era un’esclusiva di Santa Lucia. Infine gli altri hanno preparato la limonata con la granita.
Ingredienti
- Acqua frizzante
- bicarbonato
- limoni
- ghiaccio ( a scelta)
Preparazione
Una bevanda semplice semplice che a Napoli ha una storia lontana. Per preparare questa bevanda buona e dissetante avrete bisogno di poche cose. Se non avete il ghiaccio potete prendere l’acqua che avete nel frigo ( frizzante è meglio). Prendete un bicchiere e cominciate a premere il succo dei limoni: diciamo che più ne mettete più la bevanda diventa saporita. C’è a chi piace anche mettere due limoni per una sola persona. Aggiungete ora l’acqua frizzante, se solo alla fine una puntina di bicarbonato. Mescolate e appena comincia a produrre bolle bevete d’un sorso. Comincerete subito ad avere sollievo.
