È il momento culminante del pranzo di Natale. Portate in tavola la teglia di lasagna fumante, dorata e bellissima. Ma appena affondate il coltello per fare le porzioni, succede il disastro: la “torre” crolla. Gli strati scivolano via, la besciamella cola ovunque e nel piatto degli ospiti arriva un mucchio informe e slegato invece di una fetta geometrica e perfetta. Non è colpa della ricetta e nemmeno di quanto ragù avete messo. È colpa della temperatura.
Lasagna di Natale, L’Errore: L’Effetto “Lava”
Servire la lasagna appena uscita dal forno (180-200°C) è l’errore che commettono quasi tutti. A quelle temperature, i grassi (formaggio, burro, carne) e la besciamella sono allo stato liquido/oleoso. Non hanno alcuna struttura strutturale. Tagliandola subito, create una frana.
La Soluzione: La Regola del Riposo (o Assestamento)
La lasagna, come i grandi arrosti, ha bisogno di riposo.
Una volta sfornata, dovete lasciarla stare per almeno 20-30 minuti a temperatura ambiente.
Sembra una follia (si raffredda?), ma è la chiave del successo:
- La temperatura scende a circa 60-70°C (perfetta per essere mangiata senza ustionarsi il palato).
- La besciamella si addensa, riacquistando la sua struttura cremosa ma soda.
- La pasta assorbe l’umidità in eccesso.
Solo dopo questo tempo potete tagliare: il coltello affonderà nel burro e la fetta rimarrà in piedi, dritta e fiera, mostrando tutti gli strati perfettamente distinti.
Il Trucco per chi ha paura del freddo
Se temete che diventi tiepida, lasciatela riposare nel forno spento ma con lo sportello leggermente aperto (mettete un cucchiaio di legno per fare fessura). Manterrà il calore senza continuare a cuocere.
Adesso non ti resta che provare la nostra ricetta: Lasagna di Natale secca ai bordi? Non è colpa del forno. Il trucco della besciamella “lenta” che ti salva
