La Pasta del prigioniero è una ricetta di gusti molto forti e particolari per i più temerari. E’ definita così, infatti, proprio perché è molto forte grazie all’utilizzo del peperoncino in polvere e della salsiccia. Altri, invece, sostengono che sia uno dei primi piatti serviti ai carcerati. Senza dubbio, però, per gli amanti del piccante questa ricetta vi renderà davvero entusiasti anche perché bastano pochi ingredienti e poco tempo per la preparazione.
Una variante di questa ricetta può essere realizzata anche con il cotechino avanzato dal cenone di Capodanno, basterà utilizzarlo al posto della salsiccia per un risultato comunque molto goloso. Per chi non ama il peperoncino, o i sapori troppi forti, un’ottima alternativa è il pepe nero macinato fresco che potrà essere messo alla fine e non nel soffritto. Vediamo quindi come si prepara questa ricetta molto semplice e velocissima.
Pasta del prigioniero, Ingredienti per circa 4 persone
- 350 g di pasta (quella che più preferite, rigatoni o spaghetti sono più indicati)
- 250 g di salsiccia sbriciolata
- 250 ml passata di pomodoro
- 150 ml di panna da cucina
- 50 ml di brandy
- Mezza cipolla
- peperoncino in polvere q.b.
- olio extravergine d’oliva q.b.
- sale e prezzemolo q.b.
Preparazione
Per prima cosa bisogna preparare un soffritto di cipolla e salsiccia sbriciolata. Dunque, in una padella mettete in due ingredienti assieme all’olio evo e al sale e fate rosolare fino a che non si imbiondiscano. A metà cottura sfumate con del brandy o con mezzo bicchiere di vino bianco e versate la passata di pomodoro. Aggiungete anche il peperoncino in polvere e girate per amalgamare i sapori. Verso la fine della cottura, aggiungete anche la panna, girate e fate finire di cuocere.
Nel mentre, cuocete la pasta al dente per poi scolarla e trasferirla nella padella del condimento creato precedentemente. Fate saltare e amalgamare per bene il tutto. Infine, impiattate con una bella spolverata di prezzemolo tritato. Sarete pronti per servire! Leggi anche: La pasta e fagioli della Sora Lella: nella vera ricetta tradizionale romana si fanno riaddensare