Dolci

Pastiera napoletana, i 5 comandamenti della nonna per farla perfetta: cosa si aggiunge all’impasto, quanto grano si frulla

pastiera napoletana

La pastiera è un dolce tipico napoletano preparato principalmente per la Santa Pasqua ma c’è anche chi la prepara per le feste natalizie. Sembra un dolce molto facile ma in realtà non lo è perché bisognare avere delle accortezze che possono sembrare minime ma che fanno la differenza nella riuscita della preparazione. Per questo abbiamo raccolto per voi tutti i segreti e i trucchetti che solo le nonne conoscono e che funzionano sempre. Se state attente ai dettagli non potete sbagliare. Il processo è lungo, quindi armatevi di pazienza e diamo inizio ai preparativi per le feste.

Pastiera napoletana

L’ingrediente fondamentale per la pastiera napoletana è il grano. La sua consistenza è granulosa, e questo rende il dolce molto particolare. Così c’è a chi piace e a chi non piace. C’è chi frulla completamente l’ingrediente, per renderla più cremosa. Ma una nonna non lo farebbe mai e ne frullerebbe soltanto il 30 %, per conferire comunque una nota di cremosità al dolce. Ai tempi antichi si utilizzava il grano crudo, che doveva essere tenuto in ammollo per almeno 3 giorni e poi doveva cuocere per almeno 1 ora e mezza, senza essere mai girato, prima di essere pronto per la preparazione.

Ma ormai questo è un ingrediente difficilissimo da reperire, quindi per maggiore comodità useremo il grano già cotto. Ovviamente, come per ogni ricetta, a fare la differenza è la scelta degli ingredienti e non solo il procedimento. Per una pastiera napoletana più saporita dovete assolutamente scegliere una ricotta di pecora, magari artigianale. Se non la trovate potete sostituirla con quella di bufala. Un altro dubbio riguarda il burro e lo strutto. In passato si utilizzava lo strutto, ma c’è da dire che era proprio questo il grasso principale che serviva da base di ogni preparazione.

Oggi il burro ha preso il suo posto e il risultato non ne risente affatto. Quindi non sentitevi in colpa se non riuscite a recuperare un po’ di strutto perché la frolla sarà ugualmente buonissima. Un’altra modifica che è stata fatta nel tempo è quella dell’aggiunta di crema pasticcera. In questo caso ci trovate in disaccordo: il sapore della crema camuffa troppo quello del grano, rendendo la pastiera completamente diversa. Chi non ama il grano può mangiare un altro dolce, noi la crema non ce la mettiamo. Ma se ne sentite proprio l’esigenza, aggiungetene solo due cucchiai e amalgamateli al grano.

I canditi sono invece assolutamente necessari. Non solo conferiscono alla pastiera napoletana profumo e sapore, ma la rendono anche più umida. In questo modo la frolla si preserva e il dolce dura diversi giorni. Vi consigliamo di prediligere quelli misti ma con maggioranza di arancia e di sminuzzarli il più possibile, in modo tale che non siano invadenti al palato. C’è chi usa le gocce di cioccolato: ebbene, non sta preparando una pastiera. Ultimo ingrediente fondamentale: i fiori d’arancio. La Pasqua comincia con l’odore della pastiera napoletana in casa, e senza questo ultimo accorgimento non avrete mai quell’effetto meraviglioso.

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