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Spaghetti all’acqua pazza, Il piatto antico napoletano come lo facevano le nonne. La ricetta buonissima che nessuno ricorda più

spaghetti acqua pazza

La ricetta di oggi degli spaghetti all’acqua pazza potrebbe essere definita una carbonara rivisitata, essendo a base di uova, pecorino e pepe con l’aggiunta dei pomodorini del Vesuvio. In realtà si tratta di un piatto che probabilmente è nato ancor prima della famosissima ricetta romana. A condividerlo con noi Teresa, sotto richiesta di suo marito che mangiava questa prelibatezza a casa di sua nonna. A differenza della cugina più gettonata, in questo piatto le uova vengono aggiunte intere. In questo modo a ogni forchettata il tuorlo avvolgerà gli spaghetti con il suo inconfondibile sapore.

Spaghetti all’acqua pazza

Ingredienti

  • aglio
  • olio evo
  • pomodorini del Vesuvio
  • prezzemolo
  • uova
  • pecorino
  • pepe

Preparazione

La prima cosa da fare per preparare gli spaghetti all’acqua pazza è mettere sul fuoco l’acqua salata per la pasta, senza abbondare troppo. Gli spaghetti infatti non verranno scolati a fine cottura, quindi la quantità deve essere giusta. Sciacquate i pomodorini del piennolo e uniteli all’acqua insieme a un giro di olio extravergine di oliva, a uno spicchio di aglio, a una spolverata di prezzemolo e al sale. Chiudete il coperchio e aspettate che l’acqua raggiunga il bollore. Calate gli spaghetti. A metà cottura aprite le uova direttamente nella pentola. Lasciatele cuocere.

Le uova devono arrivare a metà cottura, non troppo solide ma neanche crude. Il risultato deve essere come quello delle uova in camicia. A cottura delle uova impiattate gli spaghetti con un po’ del loro brodo. Completate con una manciata di pecorino grattugiato e di pepe. Non lo abbiamo inserito negli ingredienti ufficiali, ma una fetta di pane casareccio è d’obbligo. Potete farlo a pezzi e metterlo nel piatto prima di versare gli spaghetti con il brodo, oppure potete conservarlo per la scarpetta finale. I vostri spaghetti all’acqua pazza, con il loro sapore antico e unico, sono pronti.

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