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Cotoletta alla Catanese, croccanti e buonissime. Il segreto: dove si mettono dopo averle panate, non cuocetele subito

La cotoletta alla catanese è una versione regionale della classica cotoletta italiana, particolarmente radicata nella tradizione gastronomica di Catania, in Sicilia. Le origini di questa ricetta risalgono alle influenze culinarie che hanno attraversato l’isola nel corso dei secoli, frutto della combinazione di sapori e ingredienti tipici della cucina mediterranea.

Mentre la cotoletta alla milanese, diffusa nel Nord Italia, è impanata e fritta nel burro, quella alla catanese si differenzia per l’utilizzo di pangrattato aromatizzato con ingredienti come parmigiano grattugiato, aglio, prezzemolo e a volte scorza di limone. Questa combinazione di aromi riflette l’abbondanza di spezie e sapori forti tipici della cucina siciliana, influenzata dalle culture arabe, spagnole e normanne che hanno dominato l’isola nel corso della sua storia. Vediamo quindi come prepararla facendoci aiutare anche dalla Galleria fotografica che trovate in fondo

Cotoletta di pollo alla catanese Ingredienti

  • Due filetti di pollo
  • Due uova
  • Due spicchi d’aglio
  • Due cucchiai di prezzemolo
  • 50 gr di pangrattato
  • 50 gr di parmigiano grattugiato
  • Scaglie di peperoncino
  • Olio evo
  • Sale e pepe

Preparazione

La tradizione culinaria sicula – catanese è famosa per le sue pietanze saporite, utilizzando pochi ingredienti e con un tempo di cottura veloce. Dopo aver preparato gli ingredienti che utilizzeremo per questo piatto, incominciamo a tagliare i filetti a farfalla, li tagliamo in due, copriamo con pellicola da cucina e li battiamo gentilmente. Facciamo dei solchi con il manico di un coltello finche’ non si arricci di molto durante la cottura e inoltre favorendo l’intrusione degli ingredienti per la panatura
Saliamo e pepiamo quanto basta. Intanto prepariamo la panatura: pangrattato, parmigiano, aglio tritato finemente, spolveriamo con del prezzemolo e con delle scaglie di peperoncino per chi piace ed amalgamiamo il tutto.

Sbattiamo due uova in un piatto dove bagniamo ciascun filetto prima di impanarlo, e ripetiamo il procedimento due volte affinchè la panatura sia ferma e resistente. Finita la panatura copriamo con una pellicola e lasciamo riposare in frigorifero 15 minuti o piu’ a piacere. In una padella versiamo una generosa quantità di olio evo e quando la temperatura avrà raggiunto i 160/180 gradi immergiamo i filetti. Attenzione a non bruciare l’olio che non deve oltrepassare la temperatura adeguata ( abbassiamo ed alziamo la fiamma graduatamente)

Friggiamo tre o quattro minuti per lato, quando i bordi incominciano ad imbiondire allora giriamo e friggiamo l’altro lato ( giriamo frequentemente finchè la cottura sia uniforme e perfetta). Asciughiamo con della carta l’eccesso di olio e mettiamo in forno per poco tempo se si vuole mantenere la temperatura originale. Impiattiamo, spruzziamo del limone, a piacere, e serviamo

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