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Frittura di calamari di Cannavacciuolo: il trucchetto della doppia farina per farli essere croccanti e perfetti

frittura di calamari

Quando parliamo di calamari non possiamo fare altro che pensarli fritti. La frittura, infatti, è il metodo di cottura più amato per gli anelli di calamari poiché li rende croccanti e più saporiti. Anche se la pulizia della cucina dopo la frittura potrebbe richiedere uno sforzo, il gusto straordinario di questo piatto ripaga ampiamente della fatica. Inoltre, nella ricetta seguente, vi indico come friggerli in modo perfetto. Provateci subito!

Frittura di Calamari

Ingredienti per circa 4 persone

  • 1 kg di calamari (meglio i piccoli)
  • Farina di tipo 00
  • Farina di semola
  • Olio di semi di arachidi, sale, pepe q.b.
  • Limone (se vi piace)

Preparazione

Iniziate pulendo i calamari. Se il pescivendolo ve li fornisce già puliti, tanto meglio. Se cucinate a cena, sciacquateli e asciugateli bene con un panno o carta assorbente. È importante che siano asciutti prima della cottura.
Poi, tirate fuori i calamari dal frigo e asciugateli bene. Prendete una ciotola e mettete all’interno sia la farina tipo 00 che quella di semola in quantità abbondante. Prendete una manciata di calamari alla volta e immergeteli nella farina miscelata.

Usate un pentolino profondo o una wok per la cottura. Sconsigliamo l’uso di una padella perché i calamari potrebbero non affondare completamente, causando una cottura non uniforme. Utilizzate olio di semi di arachidi, portandolo a una temperatura di circa 170 gradi. Se non avete un termometro, potete verificare la temperatura gettando uno spaghetto nell’olio. Se comincia a friggere, l’olio è pronto. Aggiungete i calamari, evitando di metterne troppi alla volta. Quando la cottura sarà ottimale, estraete i calamari e metteteli in una ciotola coperta con carta assorbente per eliminare l’olio in eccesso. Salate e, se preferite, aggiungete del succo di limone. Buon appetito!

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