Un tuffo negli anni ’80 e ’90. Un punto nostalgico, un pezzo di storia della gastronomia italiana. Prosciutto e melone. In quanti, circa 40 anni fa, se lo ritrovavano negli antipasti al ristorante oppure durante le cerimonie prima di ogni pranzo o cena. E’ semplice, gustoso, di stagione ( dato che si gustava prevalentemente in estate) e colorato.
Per anni nelle case degli italiani ci hanno proposto lo stesso antipasto perché era veloce. Poi, per anni. il vuoto. Nessuno lo ha più preparato. Da qualche tempo, però, sarà la nostalgia, ma stanno tornando i piatti che semplici di un tempo. Quelli che oggi ci fanno stare bene perché vengono noverati nei “confort food”. Andiamo quindi a vedere come si prepara questo colorato e simpatico antipasto.
Ingredienti dell’aperitivo anni ’80 prosciutto e melone
- 200 melone maturo ( dipende d quanto vi piacciono grossi i tocchetti)
- 250 bocconcini di mozzarella
- prosciutto crudo
- a scelta filo d’olio Evo
- se volete olive verdi denocciolate
Come si preparano
Questo è il momento della geometria. Per l’antipasto prosciutto e melone dovremo procedere con alcuni passaggi. Taglia il melone a metà, elimina semi e filamenti, poi ricava delle fette spesse. Da queste, taglia dei cubetti di circa 2 cm per lato. Fai lo stesso con la fetta spessa di prosciutto cotto. L’obiettivo è avere cubi di dimensioni simili. Scola bene le mozzarelline.
Ora inizia il divertimento. Non c’è una regola fissa, ma l’estetica anni ’80 amava l’alternanza cromatica. Una sequenza classica potrebbe essere: Infila un cubo di prosciutto cotto. Aggiungi una ciliegina di mozzarella (puoi avvolgerla in una fogliolina di basilico prima di infilarla). il cubo di melone. Chiudi con un pomodorino per un tocco di rosso. Continua così fino a esaurire gli ingredienti, creando spiedini tutti uguali o variando leggermente la sequenza.
La Presentazione, i due metodi
Metodo Classico: Disponi gli spiedini ordinatamente su un vassoio da portata, magari con un letto di lattuga iceberg per un tocco di “freschezza” vintage. Oppure metodo “Riccio” Anni ’80 (Fortemente Consigliato): Prendi la tua base (il mezzo melone capovolto o il cavolo stagnolato) e inizia a infilzare gli spiedini su tutta la superficie, creando una semisfera colorata e spettacolare. Più spiedini ci sono, più l’effetto “riccio” sarà riuscito. Questo era il centro tavola di ogni buffet che si rispettasse.
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