La struncatura è una pasta tipica del Reggio Calabria. Nel passato veniva realizzata con gli avanzi delle farine. Al termine di diverse preparazioni, si spazzava la farina caduta, si raccoglieva e si utilizzava per creare questo particolare formato. Nel passato non si buttava proprio niente. Ovviamente le regole igieniche che governano l’Italia ne hanno vietato la produzione, almeno quella originale. Oggi però questa tradizione non si è persa: semplicemente vengono utilizzati prodotti di prima qualità. La forma della pasta ricorda le linguine, con una consistenza più ruvida che raccoglie il condimento.
Pasta struncatura
Ingredienti
- struncatura 350 g
- acciughe sott’olio 4 filetti
- pomodorini maturi 200 g
- pangrattato 4 cucchiai
- capperi 1 cucchiaio
- olive versi 1 cucchiaio
- peperoncino 1
- aglio 2 spicchi
- olio evo
- sale
Preparazione
La pasta struncatura si cucina solitamente con un condimento di acciughe, pomodoro e pangrattato. E’ molto veloce da preparare, così la prima cosa da fare è mettere sul fuoco l’acqua salata per la pasta. In una padella fate scaldare l’olio extravergine di oliva insieme ai due spicchi di aglio schiacciati, il peperoncino fresco tagliato a pezzi e i filetti di acciughe. Fate soffriggere il tutto per 4 minuti. Unite anche i capperi e le olive verdi schiacciate.
Fate insaporire per altri due minuti. Aggiungete i pomodorini che avete precedentemente lavato e tagliato a pezzi. Aggiustate di sale e lasciate cuocere il sughetto. In un’altra pentola tostate il pangrattato nell’olio extravergine di oliva bollente. Scolate la pasta molto al dente. Saltatela in padella con il sugo di pomodori e alici. Versate anche il pangrattato e mantecate il tutto a fiamma vivace. La vostra pasta struncatura è pronta. Buon appetito.
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