Papassini natalizi, i dolcetti sardi della tradizioni

Pietro Di Marco
I Papassini sono dolci tipici della tradizione sarda, legati alla cultura contadina e alle celebrazioni religiose. Il loro nome deriva dal termine sardo “papassa” o “pabassa”, che significa uva passa, uno degli ingredienti principali di questi biscotti. La loro storia affonda le radici nella Sardegna rurale, dove i dolci erano preparati con ingredienti semplici e facilmente reperibili, ma con un gusto ricco e profumato, ideale per accompagnare momenti di festa.

Origini e significato

I Papassini venivano tradizionalmente preparati in occasione di feste importanti, come Ognissanti (su primu de santos) e i Morti (su dùos de is mortos), momenti in cui si ricordavano i defunti e si celebrava la continuità tra le generazioni. Questo legame spirituale è evidente anche nei dettagli decorativi, come le codette colorate che simboleggiano allegria e speranza.

Essendo un dolce legato alla ritualità, i Papassini rappresentavano un’offerta ai defunti, ma erano anche condivisi durante le riunioni familiari o comunitarie, rendendo omaggio alla solidarietà e all’unione che caratterizzano la cultura sarda.

Ingredienti 

  • 500gr. farina
  • 200gr. zucchero
  • 300gr. tra noci e mandorle
  • 150gr. strutto
  • 200gr. uva passa
  • 1 n. cucchiaio di cannella
  • anice stellato
  • liquore di anice
  • 2 n arance grattugiate
  • 125ml. sapa ( oppure marmellata) io ne ho fatti
  • in entrambi i modi
  • 1 n. bustina di lievito pane degli angeli
Per la cappa cotta
  • 80 ml. acqua
  • 200. gr. zucchero
  • 1. n albume di media grandezza

Preparazione

Mettere in un recipiente la frutta secca tritata non troppo finemente, lo zucchero, l‘uvetta, la cannella,v l’ arance grattugiate e l’ anice stellato. Mescolare il tutto Aggiungere il liquore, lo strutto, il lievito, la farina e un po’ per volta la sapa(no la marmellata). lavorare il tutto formando un panetto.
Prenderne un po’ per volta, formare dei piccoli filoncini e poi tagliarli a piacimento a mano o con formine.( la forma originale a rombo). Forno caldo 180 per 8/ 10 minuti. Lasciare raffreddare e coprirli con la cappa e decorare con diavoletti .

Per la cappa

In un tegame mettere l’acqua e lo zucchero lasciarlo sciogliere a fiamma bassa mescolando ogni tanto ..sara’ pronto.quando farà ” il filo”.( guardate foto.). Intanto iniziare a battere lievemente l’ albume quando lo sciroppo sarà pronto portarlo con tutto il tegame ad una certa altezza per poi colarlo lentamente nel recipiente dove contemporaneamente batterete l’ albume senza mai fermarvi.
Da subito noterete il nascere di una cappa lucidissima continuare fino al termine dello sciroppo. Con un cucchiaino metterla sopra i biscotti per poi decorarli a piacere. Lasciare qualche ora a riposo il tutto per permettere alla cappa di asciugare.Portare il recipiente dello sciroppo in una certa altezza è importantissimo perché aiuta lo sciroppo lungo la caduta a raffreddarsi e non cuocere l’ albume
Google News

Ricevi le nostre ricette da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!

Total
0
Shares
Precedente
pasta e piselli di giorgione

Pasta e piselli di Giorgione: il mio tocco per farli cremosi e buonissimi, aggiungo questo alla fine a fuoco spento. Una delizia

Prossimo
timballo di riso

Sformato di riso All'Ariccia, con porchetta e funghi per il pranzo della Domenica. Buonissimo e veloce


Ricette interessanti