La storia delle melanzane è molto antica e singolare. Arriva fino a noi attraverso l’influenza degli Arabi, probabilmente importata dall’Asia Minore e dall’Egitto. Nell’anno 1789, l’abate Galiani la descrisse nel suo Vocabolario come “Molegnana, una sorta di pianta e frutto poco conosciuto.” Nel Vocabolario del Puoti del 1841 troviamo anche segnalazioni come “Molegnana e Molignana, sostantivo femminile, una pianta coltivata negli orti che produce un frutto grande come una pera allungata, simile a un cetriolo, che viene mangiato cotto.”
A Napoli, la melanzana non godeva di grande apprezzamento fino al 1800, nonostante si possano trovare ricette per i “petonciani”, come venivano chiamati, già nei ricettari del Settecento di Corrado. Il suo nome molto probabilmente deriva dal suo epiteto “mela insana”, cioè non buona. Per questo motivo, veniva purificata con il sale e le prime ricette spesso includevano l’aggiunta di zucchero e persino cioccolata. La ricetta seguente, invece, è popolare dell’area flegrea e la trovate solo da Nando Salemme nella sua Osteria Abraxas a Pozzuoli.
Stracciata di melanzane
Ingredienti per 4 persone
- 1 kg di Melanzane Cima di Viola
- 300 g di Pomodori San Marzano
- 1 cucchiaio Pesto di basilico
- 100 g di Parmigiano grattugiato
- 1 Uovo
- Sale, pepe, olio evo q.b.
Preparazione
Iniizate tagliando le melanzane a striscioline dopo aver rimosso la scorza, quindi friggetele in abbondante olio. In una ciotola a parte, preparate una salsa con il pomodoro. Aggiungete il pesto, le melanzane fritte e il parmigiano. Regolate di sale e pepe.
Utilizzando una grossa forchetta di legno, stracciate gli ingredienti insieme. Alla fine, assaggiate e aggiungete l’uovo, continuando a mescolare con la forchetta per amalgamare per bene tutti gli ingredienti. A questo punto, servite e gustate! Leggi anche: Parmigiana di melanzane top, Cannavacciuolo svela i 3 errori che non devi mai fare: “Cosa va messo nella salsa assolutamente”
